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  • GODEL, ESCHER, BACH. UN'ETERNA GHIRLANDA BRILLANTE. UNA FUGA METAFORICA SU MENTI -HOFSTADTER DOUGLAS R.; TRAUTTEUR G. (CUR.)

    GODEL, ESCHER, BACH. UN'ETERNA GHIRLANDA BRILLANTE. UNA FUGA METAFORICA SU MENTI

    di HOFSTADTER DOUGLAS R.; TRAUTTEUR G. (CUR.)

    prezzo: € 24,00

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    dettagli del libro

    Titolo
    GODEL, ESCHER, BACH. UN'ETERNA GHIRLANDA BRILLANTE. UNA FUGA METAFORICA SU MENTI
    Autore
    HOFSTADTER DOUGLAS R.; TRAUTTEUR G. (CUR.)
    Editore
    ADELPHI
    Collana
    GLI ADELPHI
    Anno
    1990
    ISBN
    978884590755
    Pagine
    879
    N. volumi
    1

    Recensioni

    Data
    13/11/17
    Testo
    G-odel, E-scher, B-ach: una G-hirlanda E-terna B-rillante. Manipolando il titolo si intravede l'incessante ricorsività che sottende a tutta l'ampia ed intricata tessitura del libro. Si legge lo "Sguardo dall'alto" di pag. XI e si intuisce che la lettura sarà perlomeno curiosa, non foss'altro per RICERCARE che cosa lega la musica di Bach ai disegni di Escher e al teorema di Godel. Di capitolo in capitolo, di pagina in pagina si salta da un paradosso alla Lewis Carroll a Godel, a Turing, all'Intelligenza Artificiale, all'olismo e al riduzionismo. Si continua la lettura attratti da qualcosa di indefinibile che crea uno stato d'animo simile a quello di colui che aspetta da un momento all'altro la soluzione dell'enigma. Si sente che ci si sta avvicinando a verità irrangiungibili. L'enigma può essere l'uomo, Dio, l'IA (Intelligenza artificiale). Si percepisce che si parla di se stessi: della coscienza, del cervello, della contraddizione, della logica, dell'incompletezza. Il tutto attraverso "giochi" di parole, di dimo strazioni matematiche, di programmi informatici, di Koan del buddhismo Zen, di canoni musicali che perennemente si interfacciano e si confrontano. Si scopre che c'è analogia tra la biologia molecolare, la logica matematica e il modo di percepire la musica. Lo scopo principale del libro è quello di indicare quale tipo di rapporto c'è fra il software della mente e lo hardware del cervello. Ma anche quello di procedere sulla strada della costruzione dell'IA, anche se il teorema di Tesler afferma che: "L'IA è tutto ciò che non è ancora stato fatto". Infatti un essere cosciente può prendere in considerazione tanto se stesso quanto le proprie operazioni e nello stesso tempo non essere diverso da ciò che ha compiuto quelle operazioni: cosa che alla macchina è precluso.Il libro pubblicato nel 1979 aveva previsto che nessun computer, proprio per quanto sopra asserito, sarebbe riuscito a battere nel gioco degli scacchi l'uomo. Nel mese di febbraio 1996 si smentisce tale asserzione e la si conferma: "Deep blue"si confronta alla pari con il campione mondiale in carica Kasparov, ma quando quest'ultimo è uscito dalla logica standard degli scacchi e ha creato nuove situazioni la macchina è andata in tilt. Le analogie dei vari sistemi e sottosistemi presenti in natura si svelano apertamente sempre di più fino alla fine quando il dialogo "Ricercare a sei voci" propone un 'gioco esuberante' ed imbarazzante. Il lettore scopre che ogni personaggio è controllato da un essere superiore. I livelli si intrecciano o, meglio, si inanellano: sono i neuroni a controllare le idee o viceversa? sono gli uomini a controllare i computer o viceversa? Sono i livelli inferiori o quelli superiori che dominano? Chi disegna le mani di "Mani che disegnano" di Escher: una mano o l'altra o un essere a livello superiore o inferiore? E l'essere esterno chi lo controlla? La catena si allungherebbe a dismisura ma quello che si sa è che non è u